La Storia di Beetourist Capitolo 7

Capitolo 7

Capitolo 7

In questo capitolo ti racconterò di come la scelta di utilizzare Instagram “ a modo mio” mi abbia portato a conoscere persone straordinarie e di far compiere a Beetourist l’ennesima evoluzione.

Siamo ormai arrivati al Capitolo 7 e ho scelto di raccontare pezzi della mia vita perché sono quelli che mi hanno permesso di crescere, di cambiare e di trasferire le emozioni in Bee trasformandola.

Prendi i pittori, i poeti, gli stilisti, i cantanti…i loro lavori rispecchiano SEMPRE lo stato emozionale che attraversano.

Così sono nati stili, correnti, generi.

Attraverso le mie fasi è nata, cresciuta, caduta , si è rialzata e fortificata Beetourist.


Ho capito di non essere perfetta per l’unica persona che conta IO

Se oggi stai leggendo questo capitolo probabilmente è perché segui me e i miei viaggi su Instagram , mi piacerebbe sapere perché lo fai quindi se ti andrà scrivimi pure ?

Ho scelto di utilizzare questo social a Modo Mio, non me ne voglia la Lavazza…

Come ho scritto nel capitolo 6 , furono Giorgia e Alessandro a spingermi a raccontare tramite Instagram i viaggi che facevo.

In programma avevo Berlino con mia mamma per il suo compleanno, Formentera con le amiche , perché , diciamocelo chiaramente, dopo 7 anni di fidanzamento e convivenza ci stava tutta…e poi il mega viaggio che avevo pianificato da mesi in Costarica e al quale per nulla al mondo avrei rinunciato.

I contenuti c’erano…ero io che guardavo la fotocamera del telefono come guardo le strisce di cera , della serie “ doloroso ma necessario”.

Sin da piccola sono sempre stata discreta, ho sempre puntato alla perfezione, non per ostentarla ma per stare in pace con me stessa.

Sempre presente a scuola, sempre pronta ad ascoltare e ad esserci per tutti, sempre attenta al “pare brutto” , sempre pronta a dare, ad anteporre la felicità di chi amavo alla mia , sono cresciuta senza fare pazzie, senza vizi.

Il personaggio perfetto per i tempi di  happy days ,  diciamo una ragazza all’antica.

Ciò che non mi rendeva una palla mortale era l’ironia e l’allegria immagino.  

Ora tu mettiti nei miei panni quando dopo 28 anni , passati a cercare di essere perfetta per tutti,  è crollato il castello di carta e ho capito di non essere perfetta per l’unica persona che conta IO.


Vivere senza filtri vuol dire non aver paura di mostrare davvero chi sei.

A quel punto è scoppiata la bomba , c’è stato il secondo big ben della storia dell’umanità da cui nasce Ilary_Passport.

Ilary Passport realizza che non si può piacere a tutti, che non può flagellarsi se nonostante tutto la sua storia è finita , che ha bisogno di quella leggerezza che non si è mai concessa, di non programmare la vita ma di viverla rispettando alcune semplici regole:

  • Svegliarsi felice e andare a letto felice
  • Creare qualcosa di bello ogni giorno. Da un legame con una persona a un semplice piatto di pasta.
  • Trasmettere positività
  • Imparare qualcosa di nuovo, e per farlo basta ascoltare chi ci parla.
  • Ultima ma la più importante, vivere senza Filtri.

Vivere senza filtri non vuol dire parlare a vanvera, ma vuol dire non aver paura di mostrare davvero chi sei.

La storia di Beetourist Capitolo 7

La cosa bella è trasparire non apparire

Il viaggio in Costarica è stato un balsamo per l’anima.  A Berlino e a Formentera avevo iniziato a fare qualche storia ma…non mi inquadravo e a stento parlavo. Non capivo come fare mio quello strumento.

Prima di arrivare in Costarica ho fatto uno scalo lungo a New York, avevo deciso di fare quel viaggio da sola visto che Marco non sarebbe partito con me per ovvi motivi, invece mia madre decise di unirsi a me in quello che fu l’On the Road più epico della mia vita.

In linea con i miei nuovi mantra , ho vissuto il viaggio dicendo SI a tutte le sperienze che potevo fare, dai ponti sospesi, al canopy , mi sono tuffata da una cascata, ho fatto amicizia con due ragazzi americani e con loro mi sono calata in un percorso all’interno della giungla che portava alle spalle di un’altra incredibile cascata, ho aspettato di notte le tartarughe sulla spiaggia per vederle deporre le uova, ho preso lezioni di surf , assistito alla caduta di un bradipo, guidato per ore lungo scenari che cambiavano ad ogni angolo, mi sono avvicinata a serpenti e ragni stranamente affascinata, ho fatto il bagno nelle acque termali ai piedi del vulcano Arenal.

La storia di Beetourist Capitolo 7

Tutto questo l’ho fatto con mia madre, che è diventata assieme a me la protagonista delle storie che facevo. Mentre usavamo la fotocamera non c’era imbarazzo, nulla di preparato, raccontavamo cosa vedevamo e mentre lo facevamo spesso dicevamo qualche strafalcione, oppure inciampavamo, o spuntava un passante che interveniva.

Questa naturalezza è stata apprezzata. Mi hanno cominciato a scrivere persone che conoscevo e che mi stavano “seguendo in viaggio”.

Chi vedeva le storie mi scriveva che era come se viaggiasse con me , che aspettava la sera per vederle con calma e ascoltarle.

Questo mi ha dato la sicurezza di cui avevo bisogno per continuare.

Ho capito che la cosa bella è trasparire …non apparire.

Vale molto di più sentirmi dire “ dalle tue storie è come se ti conoscessi , sei di famiglia” piuttosto che leggere “ sei bellissima”.

Per carità fa piacere, non voglio essere ipocrita, ma di belle ragazze è pieno il mondo.

La forma è importante ma è nulla senza il contenuto.

Uso Instragram a Modo Mio , perché ciò che hai visto , che vedi e che vedrai sono semplicemente IO.

Seguendomi saprai come vivo , come penso e come lavoro.

E proprio  questo ha portato qualcuno a contattarmi, lo chiamerò l’angelo custode, la persona che ha sentito l’energia generata dal big ben e  l’ha condita con la sua esperienza . Il risultato ?

Una Beetourist ristrutturata


Rileggi il capitolo 6

Ti sei perso i primi capitoli ? Ecco il Capitolo 1

Nel prossimo Capitolo :

  • Una nuova veste per Beetourist , un viaggio in Irlanda.

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