
- On Luglio 20, 2020
- In Andrea David blog Posti da vedere
- Tags: 5 cose da vedere, biondo, curiosità, esperienze, istanbul, luoghi, posti da vedere, turchia
5 cose da vedere a Istanbul
Bentornati beetrotters in questo nuovo blog, stiamo cominciando a viaggiare di nuovo ed oggi vorrei parlarvi delle 5 cose da vedere a Istanbul.
Istanbul ormai chiamata così dopo essersi chiamata per anni Costantinopoli o Bisanzio è famosa per molte cose ma ahimè non posso dilungarmi per molto quindi iniziamo subito.
1) Moschea Blu
La Sultanahmet camii o Sultan Ahmet camii (da leggere giàmii), meglio conosciuta come Moschea Blu, è una delle più importanti moschee di Istanbul.
Essa si trova nel distretto di Fatih (che coincide con la città murata), nella mahallah (quartiere) di Sultanahmet, che prende il nome dalla moschea stessa.
Dopo la pace di Zsitvatorok e gli sfortunati risultati della guerra con la Persia, il sultano Ahmed I decise di costruire una grande moschea a Istanbul per riaffermare il potere ottomano.
Questa fu la prima moschea imperiale costruita ad Istanbul dopo la moschea di Solimano, eretta quarant’anni prima.
Universalmente è conosciuta come la Moschea Blu. Il suo nome deriva dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola.
È infatti il turchese il colore dominante nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di İznik (l’antica Nicea), decorato in toni che vanno dal blu al verde.
Rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un’atmosfera suggestiva quanto surreale
2) Hagia Sophia
Hagia Sophia (Saggezza Divina) o Basilica della Santa Sofia è il maggior esempio di architettura bizantina al mondo.
Visto che potete trovare maggiori informazioni praticamente ovunque mi limito a qualche dettaglio.
La costruzione della chiesa fu voluta dall’imperatore Giustiniano e realizzata nel 532. Nel cortile d’ingresso si possono ammirare alcuni resti della chiesa precedente all’attuale edificio e risalenti all’imperatore Teodosio II.
Si accede nella basilica dalla porta imperiale che era riservata al solo imperatore bizantino e al suo seguito. Ciò che colpisce una volta varcato l’ingresso sono le vaste proporzioni dell’ambiente e la bellissima cupola.
3) Grande Bazar d’Istanbul
Il Grand Bazar d’Istanbul è uno dei mercati coperti più grandi e antichi del mondo, con 61 strade coperte e oltre 4.000 negozi che attirano ogni giorno tra 250.000 e 400.000 visitatori.
Il Sultano Maometto II fece erigere un edificio dedicato al commercio di tessuti e gioielli vicino al suo palazzo a Costantinopoli.
L’Iç Bedesten ha una pianta rettangolare (43,30 mx 29,50 m). Due file di pilastri di pietra, quattro in ogni fila, sostengono tre file di campate, cinque per fila.
Ogni campata è sormontata da una cupola in mattoni con tamburo cieco. Nell’interno e nelle pareti esterne sono state costruite 44 depositi (in turco: mahzen), stanze a volta senza aperture esterne. La luce solare entra nel bedesten da finestre rettangolari poste proprio sotto il tetto: esse sono accessibili attraverso un deambulatorio in legno.
A causa della scarsa illuminazione, l’edificio era tenuto aperto solo alcune ore ogni giorno ed era dedicato al commercio di beni di lusso, soprattutto tessili. Inoltre, i Mahzen del Bedesten erano usati anche come casseforti.
4) Derviscio
Col termine derviscio si indicano i discepoli di alcune confraternite islamiche che, per il loro difficile cammino di ascesi e di salvazione, sono chiamati a distaccarsi nell’animo dalle passioni mondane e, per conseguenza, dai beni e dalle lusinghe del mondo.
Si tratta di un termine afferente a molte generiche confraternite islamiche sufi, anche se tendenzialmente ci si riferisce alla ṭarīqa Mawlawiyya/Mevleviyè. I dervisci sono asceti che vivono in mistica povertà, simili ai frati mendicanti cristiani.
Vi sono anche dervisci che cantano versi del Corano, suonando tamburi e il flauto nay e danzando in gruppi; altri invece, soprattutto i sufi dell’Asia meridionale, prediligono la meditazione silenziosa.
5) Basilica di Sant’Antonio
è il più grande luogo di culto cattolico di Istanbul, in Turchia, situato pressoché al centro di İstiklal Caddesi, nel distretto di Beyoğlu.
La chiesa di Sant’Antonio di Padova è una delle più importanti chiese cattoliche di Istanbul, una delle tre chiese cattoliche di Beyoğlu, ed ha la più grande comunità di fedeli.
La chiesa originaria venne costruita nel 1725 dalla comunità italiana di Istanbul e ricostruita dopo un incendio nel 1763 sotto la sovrintendenza di Giovanni Dapei da Scio, ma venne poi demolita e sostituita dall’attuale edificio che venne costruito sul suolo occupato dalla chiesa demolita.
Beh che dirvi ragazzi queste erano le 5 cose da vedere a Istanbul, se amate la fotografia e volete viaggiare con me a settembre faremo un full immersion fotografico a Istanbul (INFO)
Dal vostro biondo di quartiere è tutto e ci vediamo alla prossima.